martedì 28 aprile 2009

Tempi moderni

Stamattina ero fermo all'edicola vicino l'ufficio per prendere i quotidiani per la rassegna stampa quando, proprio davanti il baracchino, s'è fermata un'automobile da cui è sceso un attempato nonnino.
Mentre saldavo il salatissimo conto, (ben 4 €) sentivo il vecchietto alle mie spalle che teneva una conversazione con la brufolosa e occhialuta, nonchè saccente, nipote dodicenne che era all'interno dell'auto su quali pacchetti di card (ai miei tempi c'erano solo le figurine) da comprare.
Sorvolo sulle storpiature operate dall'anziano circa la pronuncia dell'oggetto dell'acquisto, ma sappiate che si tratta delle tanto contestate "carte da collezione" che emanano gli olezzi più impensabili e che, recentemente, hanno anche causato qualche problema agli alunni di una classe delle elementari di un paesotto della bassa padania.
Capito che il vecchietto non era un interlocutore affidabile, l'edicolante capellone si è rivolto direttamente alla spocchiosetta in macchina, chiedendole quale "odore" preferisse (o qualcosa del genere, io mi ero già avviato).
Ecco, in breve, il sunto della conversazione che ho potuto cogliere:

E(dicolante): "Ma quale odore(???) vuoi?"
M(occiosa): "Che ci sta?"
E: "Allora ci stanno: Stronzo (ha detto proprio così! o_O), pipì, vomito..."

A quel punto ero troppo lontano per sentire il resto del dialogo.
Ora, non ho sentito la sirena dell'ambulanza, ma secondo me il povero vecchietto ha sfiorato l'infarto...
Io davvero non mi capacito di come un genitore possa permettere che i figli acquistino certe schifezze diseducative.
E poi non ci meravigliamo se i bambini dicono le parolacce!

lunedì 20 aprile 2009

Come il primo giorno di scuola

Oggi mi sembrava il primo giorno di scuola.
Dopo un'ora circa di macchina (non è per fare polemica, ma riconosco che prima ero abituato bene, ci mettevo 10 minuti ad arrivare in ufficio) mi si sono spalancati i cancelli della mia nuova sede di lavoro a Pescara.
Arrivato nella sala che ci hanno riservato mi sembrava davvero di entrare in un'aula scolastica.
Immaginate quattro file di scrivanie con i computer, quasi tutte occupate, ed il tavolo in fondo alla parete ancora vuoto. Quello è il posto del Grande Capo.
Alla fine ho dovuto pure cambiare posto perché quello che avevo scelto era occupato. Mi sa proprio che nei prossimi giorni sarò un ramingo del pc.

Intanto vi lascio con un quesito: perché non esistono le monoporzioni al supermercato? Perché sono costretto a comprare rotoli di carta da cucina che basterebbero a prosciugare il Canale di Suez? Perché ci sono barattoli di sughi pronti tali da condire pasta per circa 4 giorni? Bah...


domenica 19 aprile 2009

Come Napoleone

Vabbè... C'è chi dice che io abbia un ego smisurato e forse paragonarmi al "Grande Corso", proprio in questo momento, magari è un po' eccessivo, ma anche io sto vivendo il mio piccolo e spero breve esilio.
Da qualche ora ho raggiunto la mia nuova dimora sul litorale abruzzese.
Per essere proprio preciso sono momentaneamente stanziato a Villa Rosa (non ridete, non è una clinica per anziani!) ridente località costiera tra Alba Adriatica e Martin Sicuro.
Domani infatti, dopo due settimane di riposo forzato, rientro in ufficio. Per ora ci siamo spostati nella sede di Pescara e dovrò appunto andare lì domattina, sfidando il traffico costiero.
Secondo i piani dovrei restare qui solo un paio di settimane in quanto dovrebbe liberarsi un posto proprio a Pescara a partire dai primi di maggio.
Uff... questo "trasloco" forzato non ci voleva proprio. Non mi andava di partire, proprio non mi andava.
Non mi va di allontanarmi ancora di più da chi amo.
ufff...

lunedì 6 aprile 2009

Sono a casa...

Finalmente sono a casa.
Tutto intero, per fortuna.
Sì. L'ho pensato spesso oggi, dopo il disastroso terremoto a L'Aquila.
Sono stato fortunato. Altri non lo sono stati...
Ora sono a casa dei miei. Evoglio solo dormire per un po'...